L’omaggio del vizio
Usare rispetto agli usi dei nostri ospiti, anche se non si condividono, è un dovere che chiunque dovremmo sentire sacro. Perché è il vero modo di usare rispetto agli ospiti stessi.
“C’era una specie di diritto di ospitalità fra gli dei come tra gli uomini. Uno straniero arrivava in una città e per prima cosa adorava gli dei locali. Non si mancava mai di venerare persino le divinità dei nemici”.
Il fanatismo religioso si combatte meglio se in ogni città ci fosse un luogo dove ognuno possa praticare il culto che crede.
“Gli ateniesi avevano un altare dedicato agli dei stranieri, agli dei che essi non potevano conoscere. C’è una prova più forte non solo di indulgenza verso tutti i popoli, ma anche di rispetto per i loro culti”.
Non deve irritarci la disparità d’opinione; è una risorsa.
“Nessuna città greca combatte mai per le proprie opinioni”.
Spesso facciamo guerre per cause che non ci riguardano e per scopi di dubbia giustizia e moralità.
“Il grande principio del senato e del popolo romano era:<Le offese agli dei sono un problema degli dei>”..
Uno Stato laico serve anche e soprattutto alle religioni.
“I Romani non professavano tutti i culti, non li riconoscevano tutti pubblicamente, ma li permisero tutti”.
Quando ci si difende da un fanatico fazioso questi ci accuserà di essere intolleranti dichiarandosi vittima di una nostra aggressione. Come in quella storia del bue e delle corna dell’asino.
“Non si può credere che ci sia stata inquisizione contro i cristiani sotto gli imperatori, i Martiri furono coloro che si sollevarono contro i falsi dei. Si consideravano i cristiani come faziosi”.
Il potere di certe religioni è un potere che lega rende uguali il re e il suddito e li domina entrambi.
“Rispondete che tutte le religioni sono opera degli uomini, che la Chiesa cattolica, apostolica e romana, essa sola è opera di Dio. Dal momento che la nostra religione è divina, deve allora regnare con l’odio, i furori, gli esili, la confisca dei beni, le prigioni, le torture, i supplizi. Più la religione cristiana è divina, meno è compito dell’uomo imporla; Se Dio l’ha fatta, Dio la sosterrà senza di voi”.
La perniciosa diffusione dell’ipocrisia della nostra società ha radici anche in certi precetti cattolici.
“L’intolleranza non produce che ipocriti e ribelli: che funesta alternativa”.
Non c’è nulla di più libero dell’amore e del credere. Questi sentimenti non si possono regimentare. E’ più facile costringere il mare
“Non c’è nessun vantaggio nel perseguire coloro che non la pensano come noi e nel farci odiare da loro”.
L’immoralità dell’ipocrisia sta nell’essere indifferente a qualsiasi abiezione, negandola o nascondendola, facendosi complice. Perciò è immorale.
“L’ipocrisia e una buona cosa, è l’omaggio che il vizio rende alla virtù”.
Perché gli uomini dimenticano che sono fratelli?
“Non è agli uomini che mi rivolgo, ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi: Tu non ci hai dato un cuore per odiarci l’un l’altro, delle mani per sgozzarci a vicenda; fa che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera”.
Il senso di responsabilità individuale aiuta lo sviluppo di una società giusta e civile.
“Se un innocente è consegnato nelle mani dell’errore, della passione o del fanatismo; se l’accusato ha come unica difesa la sua virtù; se quelli che decidono della sua vita, non rischiano che di sbagliarsi; se questi possono con una sentenza uccidere impunemente, ecco che ciascuno teme per se stesso, nessuno è sicuro della propria incolumità davanti a quel tribunale che dovrebbe avere il compito di proteggere la vita dei cittadini”.
Fu la religione di Mosè a dire: Non avrai alcun dio al di fuori di me.
“Appena apparvero i cristiani, essi furono perseguitati da quegli stessi Romani che non perseguitavano nessuno”.
Non si capisce perché non si richiede il riconoscimento reciproco dei sentimenti religiosi.
“Saremo sempre gli ultimi ad abbracciare le opinioni giuste degli altri popoli? Questi si sono corretti; noi, quando ci correggiamo? ”
Se la coerenza di comportamento oltre quella delle idee avesse lo spazio che merita, molti orrori d’incoerenza verrebbero meno.
“Con quale faccia possiamo rimproverare ai pagani di aver fatto dei martiri, quando noi ci siamo resi colpevoli della stessa crudeltà nelle stesse circostanze?”
Quando l’utilità e la convenienza compromettono i nostri principi si verifica una caduta d’impegno morale.
“Quando le nostre azioni smentiscono la nostra morale è perché crediamo che ci sia per noi qualche vantaggio nel fare il contrario di ciò che insegnammo”.
Carmelo Celona
28/05/2013
Lacerti tratti da:
“Trattato sulla tolleranza” – 1763
Voltaire pseudonimo di Francois Marie Arouet