Catalisi pomeridiane
La forza dell’eufemismo è quella di cambiare il senso all’evidenza.
“Tu sei sempre scapolo, lo so… . Single, prego. La parola scapolo mi fa pensare a una zitella al maschile. Sa di non volontario. Single è una scelta di vita.”
Un giorno verrà a farci visita un emissario della morte lasciandoci un fastidioso malanno che ci accompagnerà fino a lei. Dall’ora la sofferenza dipenderà dalla durata della traduzione e dall’entità del malanno.
“Sto lì, ad aspettare la botta finale, l’Alzaimer o chi per lui.”
La pennichella: straordinario fenomeno chimico che genera quel dolce rallentamento funzionale che ci conduce teneramente tra le braccia di Morfeo.
“Focaccia con la meusa, panino con le panelle, mezza dozzina di coppi con mix di vegetali arrostiti, patate bollite e tre varietà di olive condite, pane. E a anche la razione di proteine, amidi e vitamine per le mie catalisi pomeridiane fu così assicurata ”
Le donne dalle popolane alle nobili, istruite e non, bigotte o spregiudicate, madri, figlie, mogli, hanno tutte in comune la forza degli sguardi, la grazia dei movimenti, un’eleganza istintiva, una agilità mentale, un senso del dovere, un’operatività gentile e ed efficace che il migliore degli uomini non ha.
“Preferisco lavorare con le donne, di regola. E non è solo per la vecchia, ovvia, faccenda della complementarietà endocrina. Le femmine, ad averci a che fare, sono più riposanti dei maschi.”
Spesso ci capita di incontrare certi occhi spenti dalla palese inespressività forzata funzionali ad un tatticismo predatorio.
“Le sue pupille colore acquetta, spinte contro i vetri azzurri dei Lozza dal nulla pneumatico retrostante, sembrano due acini di cataratto colpiti da peronospora.”
Vi è un’organizzazione spontanea e caotica degli automobilisti che fluidifica il traffico meglio dei vigili.
“sotto casa c’era il solito viva maria di macchine parcheggiate in ossequio alle usanze locali. Cioè, dove capita.”
In certi ambienti non bastano le capacità professionali e umane per essere accettato. Quel che conta è l’appartenenza a certi apparati: è l’autoreferenzialità delle culture morte.
“Il gruppo non tollera intrusi. Il giro richiede pieigree di tutto rispetto, per l’ammissione dei nuovi soci. Non sa che farsene del solo successo professionale, se non è accompagnato da quello dei padri e, possibilmente, dei nonni.”
Coloro che muoiono avendo avuto come unica compagna di vita la speranza.
“La speranza è l’ultima a morire. Vi sbagliate, è sempre la vita l’ultima a morire. ”
Quell’invidiabile qualità bovina di chi chiude gli occhi e si addormenta all’istante.
“Continuai per un pezzo a girarmi e rigirarmi nel letto, prima che morfeo mi beccasse sul punto giusto del cranio. Tra i piaceri del sabato mattina c’è il risveglio lento.”
E’ il modo più icastico per indicare stupore e meraviglia, e viene dal sostantivo latino “mentula”.
“ Mi ero ritrovato, naso contro il vetro, a guardare fuori e a mormorare la parola di sette lettere che ogni siciliano che si rispetti, grida, sussurra, eufemizza, un centinaio di volte al giorno. E che è il minimo che si possa mormorare alla vista di un impiccato oscillante.”
La gerarchia i codici il protocolli bloccano la creatività e a ben pensarci non danno un grande contributo al miglioramento della qualità della convivenza civile
“Per me i gradi sono arabo. Ho schivato il servizio militare con reciproca soddisfazione- mia e della patria- e, in più, mi allevo gioiosamente un’idiosincrasia connaturata contro tutto quello che è formale,burocratico, gerarchizzato, numerato, catalogato, archiviato, incasellato, impolverato, decaffeinato o anche solo noioso.”
Quel ritmo all’inizio sempre travolgente che con la sua ripetitività ed il suo scontato finale, come tutte le cose prevedibili, alla fine stanca.
“ Vittorio, è sempre prevedibile come una chiusura di un blues”
Ci consola molto credere che gli eufemismi possano cambiare nell’opinione degli altri il giudizio che hanno su di noi. La forza dell’eufemismo è di cambiare il senso all’evidenza.
“ Tu sei sempre scapolo, lo so… . Single, prego. La parola scapolo mi fa pensare a una zitella al maschile. Sa di non volontario. Single è una scelta di vita.”
Ci sarà quel giorno che verrà a farci visita un emissario della morte lasciandoci un fastidioso malanno che ci accompagnerà fino ad essa. La sofferenza dipenderà dalla durata della traduzione e dall’entità del malanno.
“ Sto lì, ad aspettare la botta finale, l’Alzaimer o chi per lui.”
Perché gli altri si immaginano come dovrebbe andare la nostra vita e fanno di tutto affinchè essa si svolga secondo i loro e non i nostri desideri?
“ L’amico mal sopportava questa mia libertà. Mi vorrebbe mani e piedi, e sopratutto anulare, legato a una qualsiasi brava figliola, che mi metta all’ingrasso e mi obblighi a dormire con il pigiama. Che controlli la mia vita e la faccia sfilare con la colonna sonora di un’interrotta marcia nuziale. Non lo fa per invidia, E’ solo l’interazione tra un senso antico d’amicizia e gli effetti di un matrimonio felice: il suo.”
Quell’emozionante rito religioso mattutino dell’acquisito e della lettura dei giornali, spesso violentemente turbato da chi, incurante dei rischi, osa chiede di leggerli prima di noi.
“ Rinuncio anche ai T.G., mi sciupano il piacere delle prime pagine del giorno dopo. ”
E’ un guaio quando si fanno i soldi senza essere andati a scuola.
“La catena d’oro intorno ai colli, i Rolex ai polsi, vortici di nobili firme messe insieme tra occhiali, giubbotto, t-shirt, scarpe, e chi sa che altro. Le loro donne scendono impellicciate dalle Mercedes fiammeggianti, e magari firmano con la croce”
Quello scempio prodotto alle città dalla propaganda elettorale. Forse bisognerebbe cominciare a punire, per responsabilità oggettiva tutti quei signori che appaiono compiaciuti nei “santini” o nei manifesti che insudiciano le strade e violano spesso irreversibilmente palazzi , fontane, e ogni genere di bene pubblico.
“I marciapiedi erano coperti di strani volantini. Dagli alberi del sud cadono strane foglie, che ci regalano duraturi autunni elettorali. ”
Quelli che vanno in vacanza alle terme e ti spediscono le cartoline.
“E’ difficile fare vacanze intelligenti dopo undici mesi di lavoro stupido, tutta la vita mondana consiste di un paio di settimane l’anno trascorse a Chianciano-fegato-sano, per passare le acque.”
Quelli che vanno in vacanza alle terme e ti spediscono le cartoline.
“E’ difficile fare vacanze intelligenti dopo undici mesi di lavoro stupido, tutta la vita mondana consiste di un paio di settimane l’anno trascorse a Chianciano-fegato-sano, per passare le acque.”
L’antipatia esercitata con una divertente ironia e con appassionato dileggio è un esercizio gradevole.
“Sembra già avere un urgente bisogno di fare un tagliando. Ha l’aspetto della vittima consenziente di uno stupro non consumato. Le mie antipatie sono lunghe come guerriglie.”
Certe iniziative fallimentari con il loro catastrofico esito assumono il valore della rarità
“Non ci impiegai più di un’ora, mettendo insieme una magnifica collezione di buchi d’acqua.”
Ci sono coniugi che ostentano tutta la loro inadeguatezza ad essere genitori.
“Visti in coppia, davano l’impressione di sempre: un potente argomento a favore del controllo delle nascite.”
La dolcezza infinita di certe di certi idiomi esogeni, soprattutto se femminili.
“ Se c’è una cosa che mi scatena le surrenali, è l’italiano parlato dalle straniere. Avete mai provato l’incanto auricolare di : un capusino e un cornuto con crema, angelicamente richiesto da una vergine britannica a un vernacolare barista panormita?”
L’inspiegabile segreto di certi dongiovanni.
“Crede ciecamente nei suoi feromoni. Lo dovreste vedere quando si piazza strategicamente sopra vento e cerca ogni spiffero, che passando per la sua ascella ne trascini gli effluvi verso le narici di qualche incantata femmina bersaglio”
Certi tradizionali domini coniugali.
“Il suo rapporto con lei tende verso la più geniuna tradizione garibaldina: obbedisce.”
Certi caos hanno un rigoroso ordine che pochi possono cogliere.
“Il disordine non è l’assenza di qualsiasi ordine, ma piuttosto, lo scontrarsi di ordini privi di rapporti.”
Il maschilismo spesso è alimentato dall’istinto materno delle donne e dalla loro propensione a prendersi cura del prossimo, soprattutto quando è cucciolo o quando è uomo.
“Maruzza mi tolse la caffettiera di mano e preparò il caffè. Io ci provo a non essere maschilista, ma ci vuole collaborazione.”
La disarmante perdita di contatto con la realtà delle giovani generazioni.
“Avevo portato una lente d’ingrandimento a Pietro. Avevo preso un pezzo di giornale e gli avevo mostrato come poteva concentrare i raggi del sole fino ad incendiare l’occhio del famoso critico effigiato in cronaca nera. Lui aveva girato la lente da tutte le parti, poi se ne era uscito a chiedere<Dov’è il pulsante>.”
Leggere più libri contemporaneamente da impagabili emozioni orgiastiche. Il piacere di questa pratica è libertario, dionisiaco.
“Lei mantiene i contatti con un solo libro alla volta. Io invece, con i libri pratico la più disinvolta poligamia e la più disinibita promiscuità. Li prendo, abbandono, li riprendo, li lascio ancora. Ne ho sempre tre o quattro contemporaneamente in lettura.”
Quei ragazzi immaturi che ritengono che con la maggiore età assumo certi goffi atteggiamenti da uomo di mondo. La maturità come fatto anagrafico mette in circolazione autentiche mine.
“Sei maggiorenne per presunzione giuridica, un pazzo incosciente con l’io ipertrofico.”
Che strana sensazione sentirsi ormai inesorabilmente adulti.
“Mi sentii improvvisamente stanco, serio, saggio, maturo. Concentrazione inconsueta.”
Dissimula solo colui che consapevole di essere disonesto. L’onesto è schietto, non allena ne la finzione ne l’ipocrisia.
“Ogni filibustiere sa appiccicarsi l’aria onesta in faccia, quando serve. Solo chi è in buona fede arrossisce.”
Il tramonto e l’alba in mare, forse sono gli unici momento in cui si può incontrare Dio.
“ Il tramonto è il momento che preferisco per il mare. L’acqua è perfetta e non c’è troppo caldo, né troppa folla. Per non parlare dei colori.”
Gli stronzi si capiscono non solo da come vengo al modo ma anche da dove vengo al mondo.
“Quella clinica è un posto quasi chic, molto alla moda, frequentato dalla buona società. Potete scommettere che qui sono nati alcuni tra i peggiori bastardi destinati ad affliggere l’umanità dell’imminente terzo millennio.”
Quell’irrefrenabile voglia di sfogare la rabbia percuotendo cose o persone.
“Provavo una specie di irritazione che aveva l’urgenza di trovare un bersaglio.”
La memoria è un bisogno primario per l’identità. Non vi è memoria senza identità e non vi è identità senza memoria. Noi non siamo quel che mangiamo, quel che facciamo, noi siamo quel che ricordiamo.
“ Le foto delle nozze e quelle dei defunti non mancano mai nelle nostre case. Erano le foto di due vecchi dagli occhi spenti e l’aria rassegnata di chi non ha niente da attendere, e ancora meno da perdere.”
Quando si vantano di essere degli insuperabili donnaioli, perché vanno a puttane.
“ Intendiamoci, di donne ne ha avute, però sempre pescate nella libera professione.”
La mafia diviene imbattibile se la si lascia combattere solo agli addetti ai lavori. Ciò che si fa per lavoro risolve la contingenza tecnica. Ciò che si fa per passione ideologica cambia la cultura, il modus vivendi, la mentalità degli uomini e dei popoli.
“ Li odiava, con l’odio regolamentare che ogni sbirro che si rispetti è tenuto a portare contro i mafiosi. E che gli onesti cittadini non sempre si degnano di eserciatare.”
L’ipocrisia si veste sempre della buona educazione.
“ Risi anch’io, per educazione, con una mano strategicamente dissimulata all’altezza giusta, nella tasca dei calzoni.”
Certi cibi che altri popoli, non avendo di meglio sono riusciti a valorizzare. Mentre noi abituati alla abbondanza qualitativa non sentiamo altrettanta esigenza.
“ Addentai una tartina al caviale. Mi lascia freddo il caviale, sa di sarda secca, senza possederne le virtù.”
Carmelo Celona
31/12/2011
Lacerti tratti da:
“I delitti di via Medina-Sidonia ” – 1996
Santo Piazzese