I semplici

Architetto è colui che con la sua opera indica la regola dell’apparente caos della natura.

“L’architettura è tra le arti quella che più arditamente cerca di riprodurre nel suo ritmo l’ordine dell’universo, che gli antichi chiamavano “kosmos”, e cioè ornato, in quanto è come un grande animale su cui rifulge la perfezione e la proporzione di tutte le sue membra.”

Non peccare per paura dell’inferno e come non commettere delitti solo evitare la pena. Non è certo questo l’esser onesti. E’ più innocuo un colpevole involontario che un innocente per calcolo?

Sembra che sia tipico della poca virtù delle popolazioni italiane non peccare per paura di qualche idolo, per quanto lo chiamano col nome di Santo. Se uno vuole conservare pulito un posto, perché non ci si pisci, come fanno gli italiani alla maniera dei cani, ci si dipinge sopra un’immagine di Sant’Antonio, e questa scaccerà quelli che stan per pisciare. Così gli italiani, rischiano di tornare alle antiche superstizioni e hanno solo gran paura delle ferite corporali e delle disgrazie.

Coloro che invece di ribellarsi tradiscono, come i Kapò dei campi di sterminio, dichiarano sempre di non aver avuto scelta. Ed è vero! Non c’e alternativa. Tradire non è una alternativa. Sacrificare gli altri per salvare se stessi è l’atto più meschino che un uomo possa compiere.

Non sono un uomo colto, ho ricevuto gli ordini ma so appena dir messa. Non riesco ad affezionarmi alle idee. Un tempo ho tentato di ribellarmi ai signori, ora li servo e per il signore di queste terre, comando a quelli come me. O ribellarmi o tradire, è data poca scelta a noi semplici.

Siamo un grumo di pus e sangue avvolto da un velo, in alcuni casi, di stupefacente bellezza.

Tu la guardi perché è bella e ne sei turbato. Se la guardi e provi desiderio, perciò stesso, essa è una strega. Sta in guardia. La bellezza del corpo si limita alla pelle. Tutta quella grazia consiste di sangue, di umori e di bile. Pensa a ciò che si nasconde nelle narici,nella gola e nel ventre, non si troverà che lordume.

Chi parla ragionando con passione, coerenza ed onestà intellettuale seduce le coscienze e spaventa il potere.

Appassionato nel gesto, suadente nella voce, affascinate nel sorriso, chiaro e conseguente nel ragionamento, egli legò a se gli ascoltatori per tutto il tempo che ebbe la parola.”  

Una delle pagine più atroci della storia dell’umanità fu scritta da quella istituzione che nell’immaginario d tutti riveste un ruolo preminente nelle pratiche umanitarie e misericordiose.

“Sotto tortura, o minacciato di tortura, un uomo non solo dice ciò che ha fatto ma anche ciò che avrebbe voluto fare, anche se non lo sapeva.”

I non allineati, i non integrati sono sempre attaccati con l’infamia di essere dionisiaci e diabolici, perche per certi fanatismi comuni, il diverso non può che essere il male, essendo perniciosamente convinti di essere il bene e non riuscendo a rompere i termini di un insensato dualismo contrapposto di valori estremi.

Presentare agli occhi del popolo una sola eresia, che magari consigli al tempo stesso il rifiuto del piacere e la comunione dei corpi, e buona arte predicatoria; perché mostra gli eretici come un solo intrico di diaboliche contraddizioni che offendono il senso comune.”  

Più che cercare la bellezza bisogna evitare ad ogni costo di subire la bruttezza, poiché esponendosi ad essa la regressione del gusto raggiunge presto i livelli squallidi inquinando non solo il senso estetico ma anche quello morale.

Perché tre cose concorrono a creare la bellezza: anzitutto l’integrità o perfezione, e per questo reputiamo brutte le cose incomplete; poi la debita proporzione ovvero la consonanza; e infine la clarità e la luce, e infatti chiamiamo belle le cose di colore nitido. E siccome la visione del bello comporta la pace, e per il nostro appetito è la stessa cosa che acquietarsi nella pace, nel bene o nel bello.

Architetto è colui che con la sua opera regola l’apparente caos della natura. La sua attività e puramente demiurga.

“l’architettura è tra le arti quella che più arditamente cerca di riprodurre nel suo ritmo l’ordine dell’universo, che gli antichi chiamavano “kosmos”, e cioè ornato, in quanto è come un grande animale su cui rifulge la perfezione e la proporzione di tutte le sue membra.”

E’ facile risultare sempre vincenti se si è nelle condizioni di scegliersi l’avversario.

Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli. Solo i potenti sanno sempre con grande chiarezza chi siano i loro veri nemici.

Per capire bene bisogna relativizzare, liberandosi dalla passione e dal pregiudizio che il nostro esser coinvolti ci impone e valutando tutto col metro del dubbio.

<Siete riuscito a risolvere il mistero della biblioteca guardandola da fuori e non guardandola da dentro>< Così Dio conosce il mondo, perché lo ha concepito nella sua mente, come dall’esterno, prima che fosse creato, mentre noi non ne conosciamo la regola, perché viviamo dentro trovandolo già fatto>.”  

Quella buone menti semplici la cui assenza d’istruzione li fa divenire fedeli soldati di chi li sottomette.

I semplici non possono scegliersi la loro eresia, si aggrappano a chi predica nella loro terra, a chi passa per il villaggio o per la piazza. E’ su questo che giocano i nemici.

 

 Carmelo Celona

  02/11/2012

 

Lacerti tratti da:

Il nome della rosa ” – 1980

Umberto Eco