La notte di Antonello
Convegno:
“La notte per Antonello”
Una notte dedicata all’opera di Antonello da Messina
Sabato 15 febbraio 2014 – ore 21.00
Palacultura Messina
evento organizzato da:
Assessorato alla Cultura del Comune di Messina,
in collaborazione con la Provincia Regionale di Messina
e l’Associazione Culturale Antonello da Messina
Introduzione:
– Sergio Di Giacomo: (giornalista);
interventi scientifici:
– dott. Domenico Cacopardo (Scrittore);
– Carmelo Celona (Direttore del Servizio Valorizzazione del patrimonio culturale della città di Messina);
– dott. Giuseppe Ruggeri (scrittore) ;
– arch. Nino Principato (storico dell’arte) ;
– ing. Massimo Villari (scienziato)
Il convegno conclude una notte di eventi dedicati ad Antonello da Messina ed è corollario di una mostra di alcune copie delle opere del grande pittore esposte al Palacultura “Antonello da Messina”.
I lavori sono stati introdotti e moderati dal giornalista Sergio di Giacomo.
Lo scrittore Domenico Cacopardo discusso su: la figura di Antonello e il ‘400;
Il medico scrittore Giuseppe Ruggeri ha trattato il tema: Antonello e l’identità messinese;
l’arch. Nino Principato ha esplorato i simboli della pittura antonelliana con una relazione dal titolo: il Codice Antonello tra simbolismo ed esoterismo;
l’ing. Massimo Villari ha esposto una sua ricerca scientifica che individua alcuni punti di vista dello Stretto e della città di Messina dai quali Antonello ha dipinto le sue opere;
la relazione dell’arch. Carmelo Celona :
“Antonello da Messina: sintesi dei contenuti espressivi dell’identità Messinese”
ha illustrato in avvio le tecniche pittoriche di Antonello e dei Fiamminghi, soffermandosi sugli aspetti chimici e poi tecnici della pittura ad olio. Una tecnica che fece da volano, insieme alla scoperta della prospettiva, ad una delle più grandi rivoluzioni artistiche di tutti i tempi: il Rinascimento. Di questa rivoluzioni Antonello fu uno dei più grandi protagonisti è l’unico che raccolse e sintetizzò, nella sua opera, tutte le versioni dello scenario europeo. La sua fu una interpretazione che produsse ulteriori e insuperate evoluzioni.
Nella trattazione la sua opera innovativa viene declinata attraverso comparazioni tecniche stilistiche con le esperienze espressive di tutte le scuole italiane ed europee: da quella fiorentina a quella romana, da quella veneta a quella napoletana, da quella fiamminga a quella dei grandi centri artistici europei dell’epoca.
un‘analisi che mostra in modo netto la dimensione cosmica del pittore siciliano. Uno dei più grandi artisti di sempre.