Il Recupero della Memoria: retrospettiva di un itinerario

Conferenza sul tema:

Il Recupero della Memoria ”

L’esperienza di Salvalarte a Messina

 

lunedì 25 ottobre 2010 – ore 16.30

Salone degli Specchi – Palazzo della Proovincia – Messina

 

evento organizzato da:

Salvalarte Sicilia

Legambiente dei Peloritani

 

Introduzione:

– dott. Dino Di Leo (presidente Legambiente dei Peloritani);

 

Relatori:

– arch. Carmelo Celona

– ing.   Vincenzo Colavecchio

– arch. Nino Principato

 

interventi:

–   arch. Salvatore Scuto          (Soprintendente ai BB.CC.AA. della Provincia di Messina) ;

–    arch. Mimmo Fontana            (Presidente di Legambiente Sicilia);

 

I lavori hanno riguardato una retrospettiva sul decennale processo di valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della città di Messina operato da Salvalarte Sicilia.

 

La relazione dell’ingegnere Colavecchio ha illustrato tutto il processo decennale di valorizzazione operato sul patrimonio messinese.

 

La relazione dell’architetto Principato ha illustrato l’itinerario messinese soffermandosi sui monumenti cittadini preterremoto ed in particolare: sulla Chiesa di S. Maria della Scala, detta Badiazza;la Chiesa di S. Maria di Mili; la Rocca Gulefonia; la Real Cittadella, il Monastero di S. Filippo il Grande; Il Monastero di S. Placido Calonerò.

La relazione dell’arch. Celona

Messina dopo il 1908: il recupero di una nuova memoria

ha illustrato uno studio inedito sul patrimonio architettonico e urbanistico della città di Messina risorta dopo il tragico terremoto del 28 dicembre 1908. Il lavoro indaga i nuovi linguaggi architettonici, i segni, i simboli, le forme, le tecniche e i materiali e il loro rapporto con l’identità antica travolta. Segnala che la nuova semantica ha ricostruito una nuova identità urbana priva della rappresentazione del suo secolare passato infranto dal sisma e dalle radicali scelte operate da chi ha pianificato e gestito la ricostruzione. Due sono stati i grandi capitoli che hanno qualificato l’architettura della nuova Messina: la stagione eclettica e quella razionalista del secondo dopo guerra. Una nuova sedimentazione di segni e di valori che oggi rischia un nuovo oblio minacciata dalla vetustà e dalle speculazioni edilizie degli ultimi decenni. Denuncia il rischio di una perdita della seconda memoria e della la seconda identità ricostruita da dinamiche politiche, civili, sociali ed economiche di cui vale la pena conservare la memoria, quale testimonianza recente di un paradigma da non ripetere.

L’intervento del Soprintendente arch. Salvatore Scuto

ha puntato l’attenzione sulle difficili procedure e sulla carenza di opportune risorse per attivare le giuste attività di tutela del patrimonio. Sottolineando le difficoltà degli enti di tutela nell’attuale quadro normativo e nell’attuale scenario economico. La sensibilità e la competenza non basta servono anche nuovi dispositivi più opportuni per attivare processi di valorizzazione che consentano di mantenere i beni culturali e gestirli nel tempo.

L’intervento del Presidente di Legambiente Sicilia arch. Mimmo Fontana

ha sintetizzato i lavori ed illustrato l’impegno della Legambiente nella sensibilizzazione culturale finalizzata alla valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della Sicilia e di Messina in particolare. Espone esempi, modelli applicativi e linee guida.

 

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