il Piano Borzì è l’Urbanistica Moderna
Incontro tematico:
“Le radici strappare: Messina dopo il 1908 ”
mercoledì 01 dicembre 2010 – ore 18.00
Sede Club Alpino Italiano, Via Natoli – Messina
evento organizzato da:
Legambiente dei Peloritani
Introduzione:
– ing. Vincenzo Colavecchio (Direzione Regionale Legambiente Sicilia)
Relatore:
– arch. Carmelo Celona
I lavori sono stati centrati su uno studio retrospettivo del Piano Borzì indando il suo valore tecnico e i suoi effetti a quasi cent’anni dalla sua redazione
La relazione dell’arch. Celona
“Le radici strappate, Messina dopo il 1908: il Piano Borzì e l’Urbanistica Moderna”
illustra in modo approfondito tutti i contenuti e le scelte del Piano di ricostruzione della città di Messina redatto da Luigi Borzì comparando l’esperienza urbanistica peloritana con le esperienze di trasformazione della “città antica” nella “città moderna” che furono messe in atto in quel contesto storico in Europa e in Italia. Nuove visioni della città frutto della secolarizzazione delle utopie urbanistiche ottocentesche, delle trasformazioni delle più grandi capitali europee e dei modelli di città ideale teorizzate tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX. La secolarizzazione di queste esperienze che ha dato vita ad una nuova scienza: Urbanistica. Alla luce di questa comparazione emerge l’anacronismo netto delle modello di pianificazione urbana e della tipologia urbanistica adottai dal Piano Borzì i cui perniciosi effetti ad un secolo di distanza confermano essere stati un radicale strappo con la secolare identità messinese e al contempo un netto rifiuto della modernità. L’ontologia del piano si rifugiò in un modello urbano colonialista che fu la base di gravi asimmetrie sociali che tutt’ora perdurano immutate.