Ho paura che dovrò
Quell’indulgenza razziale verso l’infedele solo se si inconsapevole
“Dio ha creato pure i negri, solo che loro non lo sanno”.
Quanto l’uomo rappresenta l’imperfezione di Dio?
“Dio ha fatto bene a crearci solo che ha esagerato un po’”.
È la disarmante logica dei bimbi che svela a pieno le ingiustizie del destino.
“Se ci ha creati Dio perché a mio fratello l’anno messo in collegio?”
Certi miti del motore e dall’auto condizionano perfino la visione escatologica dell’esistenza.
“Dio ci ha creati per farci circolare”.
È difficile accettare l’idea di un Dio onnipotente che ogni tanto perde con il Diavolo e che agli inferi non ha alcuna sovranità.
“Ma se Dio sapeva che la maggior parte andava all’inferno, perché ci ha creati?”
Forse porsi il problema dell’esistenza di Dio attraverso una visione agnostica è la cosa più saggia da fare.
“Quando voi avete spiegato perché Dio ci ha creati, io ero assente”
Certe coppie fanno della routine coniugale la loro felicità.
“Adamo e Deva vivevano sempre nel Paradiso terresto anche nei giorni feriali. Erano molto felici e ridevano sempre, come Albano e Romina Pawer”.
Un popolo esiste finchè qualcuno parla la sua lingua. Siamo certi che sia giusto che si parli tutti inglese?
“Dio, per punire Abele che aveva voluto gareggiarlo, creò l’Europa, confondendo tutte le lingue. Io visto che a Napoli c’è solo bordello e confusione, faccio questa preghiera a Dio:<Padre nostro che sei nei cieli sii buono non confondere pure il nostro dialetto”.
La crudeltà di certe storie bibliche la si accetta solo se le si pensa inverosimili.
“Poi Legò Isacco sulla legna e alzò il coltello. In quel momento apparve un angelo che fermò la mano di Abramo. Gli disse:<Abbiamo visto che non sei caduto nella disubbidienza, bravo! Basta così: per oggi non ucciderai più tuo figlio> E Abramo e Isacco tornarono al paese. Ma questa storia è così strana che mi sembra inventata”.
Quel surreale condivisibile disaggio che hanno i bimbi verso i comportamenti degli adulti.
“Gesù rimase sempre buono come quando era nato, non peggiorò mai. Io vorrei che Gesù non moriva mai”.
Quel surreale paradossale disaggio che hanno i bimbi verso i comportamenti degli adulti.
“I bambini piccoli non rubano, non uccidono e non fanno venire le guerre. Se il mondo sarebbe tutto di bambini piccoli sarebbe un mondo bellissimo. I grandi invece sono il vero malanno di questo pianeta. Essi fanno tutti i disastri che possono: uccidono, inquinano, imbrogliano alle sei del mattino cominciano ad ammazzarsi. Io non dovre diventare grande, ma ho paura che dovrò”.
Rimandiamo sempre a domani.
“Hai mai pensato che, una volta passato il tuo tempo, sarebbe passato il tempo”.
Sarebbe un mondo migliore se tutti facessero da soli senza la scaltra pigrizia di trovare scorciatoie e raccomandazioni che deformano il sistema sociale e lo condannano ad una lenta evoluzione e ad un progresso fittizio gestito dalla mediocrità.
“Per me il miracolo più grande Gesù l’ha fatto quando si è risorto da solo senza l’aiuto di nessuno”.
L’incoscienza e l’inconsapevolezza, ci aiutano a non vivere l’angosciosa percezione del rischio.
“A me piace Sant’Antonio, lo so che dovrei scrivere San Gennaro, ma Sant’Antoni lo preferisco perché aveva il dono dell’ubiguità e perché può fare tredici grazie al giorno, e gli altri santi solo una. Io non ne pretendo tante, però vorrei: Essere promosso; fare tredici; far morire Bossi; salvare Napoli dalla della delinquenza; comprarmi tutti i film di Totò. far sposare mia sorella Rosetta; comprare una Ferrari a mio padre; far vincere lo scudetto al Napoli; andare in Paradiso direttamente senza passare per la bara”.
Quella strana delusione degli altri quando per una volta non riusciamo più a fare quello che loro non sono mai stati capaci di fare.
“La Un sacerdote io lo conoscevo. Prima era onesto, diceva la messa tutti i giorni, faceva la comunione, poi un bel giorno si fidanzò e tutti quanti dissero che delusione!”.
Carmelo Celona
31/05/2013
Lacerti tratti da:
“Dio ci ha creato gratis” – 1992
Marcello D’Orta