La camicia fine
I grandi che invadono ogni intimità e ogni pudore dei bimbi, senza riconoscergli la stessa libertà nei loro riguardi, anzi imponendone l’assoluto divieto, generano morbosità che possono condizionare la sessualità di quei futuri adulti.
“ Provavo una specie di collera per il fatto che tutte le femmine di casa avevano il diritto d’entrare nella stanza da bagno anche quando mi ci trovavo io, mentre io non avevo un diritto reciproco.”
Le emozioni inconsulte del primo bacio, sono il turbolento atto d’ingresso in quella dimensione amorosa, che si tramuterà presto in un desiderio costante, che condizionerà tutta la nostra esistenza e non ci abbandonerà sino alla morte.
“La strinsi a me, ci scambiammo un paio di baci poi lei se ne andò. Lasciandomi con una marea di inedite emozioni.”
Nelle donne, la sensualità dei capelli raccolti e delle nuche scoperte è deliziosamente irresistibile.
“Aveva una crocchia ben fatta e una nuca deliziosa. Le belle crocchie e le nuche ben disegnate mi hanno sempre messo in subbuglio, e così appoggiai sulla nuca dei grossi baci che finirono di stordirmi.”
Le donne hanno un’aristocrazia comune che prescinde dall’appartenenza sociale, dalla provenienza culturale o religiosa. Sia le popolane che le nobili, sia le istruite che le incolte, sia le bigotte o le spregiudicate, sia le mogli morigerate che quelle più emancipate, hanno tutte in comune: l’attrattiva degli sguardi, la armonia dei movimenti, il fascino, la finezza congenita, l’eleganza istintiva, l’agilità mentale.
“Mi resi conto che nel loro aspetto non c’era altra differenza che il colore dei peli e la grassezza. Mi convinsi della veridicità delle parole attribuite ad un garzone di stalla; una contessa gli aveva concesso di fotterla e, a chi gliene chiedeva, rispondeva: < La camicia era più fine, ma a parte questo era tutto come le altre>.”
Quell’inspiegabile attrazione olfattiva che la scienza freddamente imputa ai feromoni.
“Nella stanza regnava un’atmosfera satura di odori mescolati, esalati dai corpi delle serventi: era l’autentico odor di femmina, il profumo che dona turgore.”
L’amplesso esalta quando è condiviso e simultaneo. E’ un Attimo d’assenza in cui gli amanti si sottraggono al dominio del tempo e della vita.
“Godemmo nello stesso momento. Intesi il mio nerbo sciacquare nella fessura allargata. Restammo come morti. Quando uscii da lei ero ancora turgido: Lei era vergognosa perche non si era mai fatta prendere in quella posizione. ”
Il corpo delle donne è uno strumento, perfetto e armonioso, capace di esprimere, stimolato in amore, livelli di bellezza e di grazia incomparabili.
“Il mio dito arpeggiava sulla clitoride. S’abbandonò.”
Messina 02/12/2012
Lacerti tratti da:
“Le prodezze di un dongiovanni ” – 1907
Guillaume Apollinaire