I soffi dell’anima
![](https://www.carmelocelona.com/wp-content/uploads/2012/11/9788806155315_158397572_0_536_0_75.jpg)
Quando il silenzio e il buio ci inquietano la prima cosa che facciamo e fischiettare o parlare da soli.
“Le parole sono soffi dell’anima davanti all’ignoto per definirlo e non averne paura.”
L’ignoto lo si esorcizza dandogli un nome.
“Quello che si può nominare diventa conosciuto, diventa nostro, non è più inspiegabile e quindi nemico.”
Le parole sono un codice di trasmissione, semplificato, del pensiero.
“Il linguaggio ordina il caos del pensiero.”
Non sono le parole ma il loro significato che mette in ordine i pensieri e ci permette di comunicarli.
“<Legò> in greco significa sia <raccogliere- collegare> sia <parlare-dire>. E infatti parlare è collegare parole. Quante parole, nei due sensi, derivano da lì: lezione, collezione, legamento, collettore, collegio, colloquio, legenda, il lego, che è un gioco di costruzioni, e l’intelligenza, soprattutto, che viene da <intelligere> ( inter-legàre), cioè unire tra loro una causa e un effetto.”
Tutto quello che è oscuro lo attribuiamo al divino.
“Le cose ignote sono Dio.”
Senza Omero e gli aedi la civiltà occidentale non avrebbe avuto radici filosofiche e morali.
“La parola cantata ha inventato il mondo, i pensieri, le cose, gli uomini.”
Quella giovanile religione libertaria del tirare tardi ed aspettare l’alba dorata, con la sua liturgia fatta di filosofia, vino, amici e amore.
“La notte, diceva papà, era una risata continua, un dar di bicchiere o un ubriaco attendere, invincibili nella loro libertà.”
La globalizzazione cancella l’identità dei popoli e contamina le loro civiltà. Tutto comincia con l’omologazione della lingua e del cibo.
“I Mc Donald’s sono la morte della coscienza, dello sviluppo, della libertà di scelta. Sono la fine della lentezza, che per me vuol dire civiltà. Sono il freddo spacciato per calore, la regola venduta per fantasia.”
Un popolo la cui lingua non coniuga il futuro, è un popolo che non è abituato a pensare al domani. E’ un popolo gregario che non concepisce l’idea del divenire. Delega ad altri il progetto del futuro. La lingua siciliana non coniuga il futuro.
“Una lingua non si studia come una specie d’insetti. Una lingua è lo specchio di un popolo, del suo mutar di pelle, o della sua immutabilità. Ogni popolo parla come vive.”
La logica impone il suo fascino attraverso la deduzione che implacabile svela la verità.
“Il sillogismo è il ragionamento che per eccellenza garantisce la verità. Perché ciò avvenga la <premessa maggiore>, cioè:<tutti gli uomini sono mortali>, e la <premessa minore>, cioè: < Socrate è un uomo>,non possono essere messe in discussione. Solo così risulta corretta la conclusione:<Quindi, Socrate è mortale>”
E’ grazie all’astrazione del pensiero che si riesce a rappresentare con perfezione la realtà, soprattutto quella impercettibile dai sensi umani.
“Euclide si sognò che il mondo fosse piano, cosa che non è. E da questa prima assurdità immaginò i punti li unì in rette, tirò fuori figure, che non stavano né in cielo né in terra: triangoli; quadrati; trapezi; Come la matematica è una costruzione perfetta sulla stronzata dei numeri, così la geometria è un monumento alla logica sulla bufala iniziale che esiste il piano.”
Carmelo Celona
30/11/ 2012
Lacerti tratti da:
“Le parole non le portano le cicogne ” – 2000
Roberto Vecchioni