Quelli con la vita rigida

La banalità dei pratici:

“ I non ascoltatori di Bob Dylan non sono persone disinteressate a quel tipo d’inquietudine, di insofferenza. Niente liceo classico. Niente canne, niente amori perduti.”

Quelli per cui capire prima d’agire è una perdita di tempo. Chissà perché poi hanno tutta questa fretta di fare le cose? Se si guarda bene finisce sempre che le fanno male.

Alle spalle dei disinteressati a Dylan ci sono famiglie assorbite dall’impegno di mandare avanti il lavoro o la famiglia abituate a giudicare con severità la divagazione.

I pragmatici senza etica e senza morale usano il pragmatismo come pretesto per non esercitare la solidarietà verso i più svantaggiati. C’è molto giustificato egoismo nell’uomo che se fatto da se.

Gente che crede nel denaro e nella possibilità del successo per chiunque sia disposto a sacrificarsi. Che trova sostanzialmente giusto l’ordine delle cose.

La triste solitudine di quei frivoli amici di tutti, sempre presenti senza un perché.

Hanno valanghe di rapporti sociali, il loro cellulare squilla di continuo. Si mantengono sul piano del buon senso generico, privo di ricadute impegnative. Sono portate per la socialità, più che per l’amicizia. Il loro ascolto è orizzontale, poco adatto ai confronti serrati.

Quelli super impegnati che finiti gli impegni ad attenderli c’è solo un vuoto esistenziale.

La struttura della loro vita è rigida. Sono oberate di impegni rilevanti che riducono le possibilità di manovre ad ampio raggio.

Quelli che l’ideologia è l’identificazione con personaggi e vicende di successo.

In linea generale votano a destra. Amano Berlusconi e Fini. Gente ambiziosa, di grandissimo successo.”  

Quelli che la loro ideologia è il disimpegno.

Le conversazioni politiche possono essere propugnate con qualche foga e persino diventare oggetto di discussione, ma restano estranee e distanti. Non nutrono il minimo interesse verso partiti e ideologie.”  

Quelli che deliberatamente non vogliono farsi un’opinione così non si compromettono mai e scansano i problemi.

Il loro mondo è un luogo piano, scintillante, dove nessuno orienta deliberatamente lo sguardo verso il conflitto, la difficoltà.”  

L’aziendalismo fraudolento che oggi ci governa gestisce e attiva i processi economici e fa sì che la competenza sia obsoleta. La preparazione, la professionalità, la specializzazione sono l’antitesi della flessibilità. L’aziendalismo è un mondo dove sopravvivono incontrastate solo due figure “professionali”: l’imbonitore e lo schiavo;

A quarantadue anni, il mercato fa volentieri a meno di te. Sei formato su procedure superate. Sei poco flessibile, Sei costoso. Perché dovremmo assumerti.

Carmelo Celona

19/05/2012

 

Lacerti tratti da:

Bea Vita! ” – 2010

Romolo Bugaro