Se l’istruzione pesa un etto l’intelligenza può arrivare al chilo
Essere istruiti non basta, serve l’intelligenza.
“Voleva dimostrare che se l’istruzione pesa un etto, l’intelligenza può arrivare al chilo, e lui che a dialogare era poco abituato, a meditare aveva dedicato quasi tutta la vita, trascorsa fin dall’infanzia ad attraversare le stagioni preceduto dalle sue greggi”.
“Certi pezzi di malacarne che non valgono nulla e passano la vita come le talpe a scavare il terreno sotto i piedi di chi vale qualcosa ”. Sono un cancro invisibile che lentamente devasta l’efficienza e l’armonia sociale.
La legge spesso costringe il buon senso e l’intelligenza.
“promossi quel giovane e sentii salire alle orecchie due fiammelle d’orgoglio, per essere riuscito a forzare nel cerchio della legalità l’intelligenza dell’uomo”.
E’ la serietà che rende spesso la vita tragica.
“Forse la vita è un gioco e trasformarla in tragedia è da stupidi ” .
“ Ciò che gli altri chiamavano reputazione, lei considerava una quotidiana insopportabile ginnastica di ipocrite cerimonie, di improbabili e perciò sordide millantate esistenze ”. Quanta vita sacrifichiamo per l’opinione altrui.
Lo sguardo esprime l’essenza di un uomo.
“L’autorevole credibilità dello sguardo. L’espressione dura e impassibile di chi ha percorso la vita senza trovarci granché d’interessante ”.
L’amore invade in maniera inaspettata e imprevedibile.
“Dell’amore non te ne accorgi, perché incomincia quando è già cominciato ”.
La vita normale, per la quale siamo disposti a tutto.
“A me la vita normale ha sempre fatto schifo. E’ fatta di gente che striscia a mendicare il grano che gli occorre per campare, di persone che si sbattono e dicono solo quello che gli serve per salire qualche gradino e fare le scarpe a chi gli sta di fianco, è questa la vita: voglio venirne fuori prima che sia finita ” .
La politica vista dalla lucida concretezza di un pastore.
“Io alla politica non ci ho mai creduto. Partiti, sindacati, sono come quei cani bianchi che quando sono sdraiati insieme alle pecore li confondi con loro, che anche loro sembrano pecore, però se una bestia si stacca dalle altre non esistano a inseguirla, a morsicarla ai garretti, fino a quando non rientra nel gregge. Tutto questo per far piacere al padrone, che se sennò chi glielo dà da mangiare ”.
Ad un amico colpito da un male incurabile.
“Aveva gli occhi infossati in due sacche gonfie come contenitori di lacrime pronte all’uso. Chiese << Cosa posso fare??>> <<Niente, cerca di limitare i danni, in fondo stai celebrando la caricatura di una religione, il primato del consumo, l’efficacia del farmaco, il rapporto causa effetto, l’importanza vitale del denaro, l’indifferenza di Dio.>>”.
Carmelo Celona
Messina 01/01/2012
Lacerti tratti da: “Un destino ridicolo” di
Fabrizio De Andrè e Alessandro Gennari