Rischi Naturali nel Mediterraneo
Meeting internazionale sul tema:
“Rischi naturali nel Mediterraneo”
Nuovi strumenti per la gestione del rischio sismico in Sicilia
Messina 22-23 gennaio 2008
Aula Magna della Facoltà di Scienze- Università degli Studi di Messina
evento organizzato da:
Università degli studi di Messina- Dipartimento Scienze della Terra
Università degli Studi di Salonicco
SyNaRMA (Information System for Natural Risk Managemant in the Mediterranean)
Due giornate di lavori centrati sulla tema dei rischi Naturali nell’area del Mediterraneo, nuovi studi e sistemi avanzati per l’abbattimento dei livelli di rischio naturale. Un confronto tra vari Centri di Ricerca del Mediterraneo.
La relazione dell’arch. Celona:
“Sistemi di abbattimento del Rischio di crisi della rete viaria determinato da fenomeni morfodinamici attivati da regimi sismici ad elevata magnitudo“,
illustra uno studio esperito in collaborazione con Dipartimento di Scienze della Terra e con il Prof. Riccardo Rasà. La messa a punto di un modello finalizzato all’abbattimento dei livelli di Rischio della rete viaria della provincia di Messina determinato da eventi franosi attivati da regimi sismici, che possono isolare interi centri abitati e impedire agevoli soccorsi.
Una attenta analisi degli scenari di rischio e un’efficacie proposta per l’abbattimento dei medesimi.
L’interruzione delle vie di comunicazione della provincia di Messina rappresenta il problema più grave con il quale la pianificazione degli interventi di protezione civile si deve confrontarsi.
Il modello contiene la proposta di una rete viaria alternativa intergrata e di completamento a quella esistente per una gestione efficiente dei flussi di esodo e di soccorso in uno scenario di crisi del sistema. Un insieme articolato di soluzioni che convergono in un collettore viario di crinale che consente di disinnescare il rischio d’isolamento di tutti i centri abitati della provincia, grazie ad una serie di pay pass che adesso si agganciano dotando ogni centro abitato di almeno due vie di fuga.
La proposta prevede la rimozione delle cause di rischio attraverso attraverso un Piano di gestione efficace dell’emergenza durante gli scenari di crisi grazie ad un sistema capillare strutturato che consente di gestire in modo efficace i flussi di esodo e di soccorso e tutte le attività di protezione e prevenzione civile.
Il sistema è stato recentemente simulato nel contesto di Giampilieri, un’area ad altissimo rischio di gravi eventi morfodinamici, il cui ultimo grave si è verificato il 25 ottobre del 2007.