Pianificazione Territoriale e Trasporti

Conferenza sul tema:

Il Sud nel Labirinto”

Irrazionalità, indecisione, insipienza nelle politiche dei trasporti

 

Sabato 24 marzo 2012 – ore 10.00

Aula Magna Facoltà di Economia – Università di Messina

 

evento organizzato da:

Nuova Politica

 

Moderatore:

– prof. Pierangelo Grimaudo (Docente di Diritto Pubblico nell’Università di Messina)

 

Introduzione:

– prof. Giovanni Moschella (Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Messina)

 

Relatori:

– prof. Giuseppe Vermiglio (Docente di Dritto della navigazione nella di Economia dell’Università di Messina.);

– arch. Carmelo Celona (Urbanista)

 

tavola rotonda:

–   Antonio Richichi        (Associazione Trasportatori) ;

–   Maurizio Riposo         (Segretario Provinciale ORSA) ;

–    Ivo Blandina               (Presidente Confindustria Sicilia);

–   Lillo Oceano                 (Segretario provinciale CGIL Messina) ;

– Costantino Amato        (Segretario Generale UIL) ;

–   Enzo Testa                    (Segretario Generale FIT- CISL);

–   Francesco Barbalace  (Fondazione Nuovo Meridione)

 

I lavori sono stati centrati sulla deficitaria politica dei trasporti nazionali ed in particolar modo nel sud. Una condizione che crea notevoli svantaggi sociali, civili ed economici in molte aree del Meridione Italia. Il tema del convegno si e sviluppato a partire dalla denuncia introduttiva e dalle relazioni tecnico-scientifiche dei due relatori che sono servite da piattaforma di discussione alla successiva tavola rotonda alla quale hanno partecipato rappresentanti della politica sindacale e  addetti ai lavori. Le conclusioni del prof. Grimaudo, sentiti i relatori e tutti gli interventi, hanno delineato uno scenario di criticità del sistema trasportistico del sud che non può più attendere altro tempo per una risoluzione.

 

La relazione del prof. Vermiglio:

Il Sud nel labirinto. Irrazionalità, indecisione, insipienza nelle politiche dei trasporti”

ha illustrato Il labirinto del sottosviluppo nel quale le popolazioni del Sud continuano a vagare indecise ed incapaci di scegliere una direzione razionale nel governo del territorio e nelle politiche delle infrastrutture e dei trasporti, effetto, prevedibile, prodotto da ritardi ed indecisioni nella realizzazione di scelte strategiche elaborate negli anni 80 dall’Europa, e indotto dal processo di trasformazione del nostro ordinamento in senso federale, avviato negli anni 90 con la nuova Costituzione economica materiale che si va consolidando in conseguenza del trattato di Maastricht e dell’adesione dell’Italia all’euro.

I due fattori si intrecciano e concorrono a determinare insieme lo stato di arretratezza del sistema paese, a tutti noto, e il distacco progressivo della Calabria e della Sicilia e di parte della Basilicata, dalle reti europee transcontinentali, non ancora pienamente avvertito a tutti i livelli, ma altrettanto preoccupante.

Governo del territorio, grandi reti di trasporto e di navigazione, porti ed aeroporti sono le nuove “materie” che l’art.117 della costituzione, nel testo novellato dalla legge costituzionale n. 3/2001, attribuisce alla potestà legislativa concorrente di Stato e Regioni. E se non ci siamo nelle reti e perchè le nostre Regioni Basilicata, Calabria e Sicilia si sono auto escluse. Il federalismo è già da tempo cominciato e la distanza tra le due Italie si è tanto allargata nei collegamenti terrestri, ferroviari, marittimi ed aerei da costituire di fatto una frattura che marginalizza ed esclude un terzo del paese.

Il pericolo di una marginalizzazione definitiva della Sicilia e della Calabria dalle reti europee e mondiali del trasporto e del commercio internazionale, denunciato per tempo è rimasto purtroppo chiuso nei circoli ristretti degli addetti ai lavori. Si è deciso di non decidere.

La fatalistica inerzia nel decidere di non decidere è stata e continua ad essere la causa che svuota di significato ogni tentativo di rinascita e di sviluppo del Sud, che degrada irreversibilmente smarrendosi nel labirinto del non fare.

 

La relazione dell’arch. Celona:

Pianificazione territoriale e Sistema dei Trasporti: La necessità di un approccio integrato tra infrastrutture e uso dei suoli”

ha illustrato l’asimmetrico rapporto tra il sistema di realizzazione delle infrastrutture trasportistiche e la pianificazione territoriale, La disciplina dei suoli dettata dai PRG locali insedia attività e funzioni sul territorio che condizionano il sistema della mobilità sia quella sia scala urbana che a scala extra urbana e territoriale.

I due sistemi bisogno di una interazione più sincronica per superare il pernicioso un grande divario tra la progettazione e la realizzazione dei sistemi di trasporto, che agisce su vasta scala, e la disciplina urbanistica che insedia funzioni e attività su scala urbana e territoriale che richiedono un complementare supporto dei sistemi di mobilità per evitare che le attività insediate non finiscano per essere delle cattedrali nel deserto o rischiano sterilità funzionali.

Sorge il bisogno di una interazione tra le due discipline (quella trasportistica e quella urbanistica).

Due sistemi che operano a velocità diverse. I soggetti che attuano la pianificazione urbanistica agiscono prevalentemente a livello locale mentre i soggetti che attuano i processi trasportistici agiscono su grande scala, manca un uno visione simbiotica.

 

la soluzione è una nuova strategica di Governo del Territorio nazionale, interregionale, regionale, provinciale, metropolitano, urbano e rionale operata attraverso nuovi strumenti tecnici di pianificazione e nuove procedure che siano simbiotici

Bisogna pensare a nuovi strumenti di procedure e che creino automatiche sinergie tra i due sistemi analizzati.

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Rassegna Stampa