Archetipi e multiculturalità

\Convegno sul tema :

Archetipi e Culture”

Sguardi e tracce sul territorio

 

Messina : 17 aprile 2014 – ore 16.30

Salone degli Specchi – Palazzo dei Leoni  – Messina

 

evento organizzato da  Provincia Regionale di Messina

con la collaborazione di   Archetipi e Territorio (Osservatorio di Antropologia Cognitiva)

 

Introduzione :

– dott. Filippo Romano: (Commissario della Provincia Regionale);

 

interventi programmati :

  • Carmelo Celona (storico critico dell’architettura) ;

Architettura e identità territoriale in Sicilia: un archetipo multiculturale

–   Giordana Marletta              (archeologo);

Archeologia in Sicilia: alla scoperta di un passato multiculturale ancora sepolto

  • Pierpaolo Zampieri         (docente di sociologia urbana);

processi di mediazione tra cultura popolare e cultura colta nell’ambiente urbano

  • Sebastiano Mangiameli    (Docente di Scienze della Comunicazione);

Multiculturalità: convergenza di culture per una nuova espressività nelle arti visive

  • Serenella Turano           (Docente scuola primaria) ;

I principi dell’accoglienza: strategie educative interculturali nella scuola

–  Giuseppe Mento          (neuroscienze) ;

La cultura, una necessità neuro cognitiva

 

 

La relazione dell’arch. Celona “Messina: laboratorio per una città resiliente – Strategie per una pianificazione territoriale ed urbana sostenibile” descrive i termini di una condizione territoriale sociale e culturale resiliente nella quale potrebbe assumersi una nuova idea di pianificazione urbana e territoriale, un modello di pianificazione territoriale sostenibile. Operando attravreso l’applicazione di un modello che risolva tutte le patologie territoriali di cui la città soffre: dal degrado, all’obsolescenza, dai non luoghi, al mare negato, dal paesaggio precario, alle zone baraccate. Un modello che abbatta i livelli di rischio antropico (inquinamento fisico-elettrico, inquinamento chimico, trasportistico, sanitario, ecc..) e di rischio naturale (rischio geofisico, idrogeologico, meteo climatico, sismico, marino, ecc..), puntando sulla riqualificazione delle periferie con modelli ecosostenibili, come gli eco quartieri, e ricucendo la frattura tra il centro e le aree degradate attraverso interventi infrastrutturali e culturali al contempo.

Messina ha la grande occasione di divenire un laboratorio paradigmatico di rigenerazione urbana e territoriale sostenibile, la sua attuale condizione resiliente consente interventi con strumenti di pianificazione innovativi che invece di disciplinare il regime dei suoli governino e determinino dinamiche sociali, culturali economiche e territoriali.

Un modello che tenda a costruire i tre fattori fondamentali dello sviluppo territoriale sostenibile: equità sociale; intregrità ecologica; efficienza economica.

La relazione illustra con puntualità tutti gli interventi necessari per uno sviluppo urbanistico e territoriale: modelli di rigenerazione urbana sostenibile; modelli di smart city; pianificazione di efficienti sistemi trasportistici; uso di energie alternative; soil ark; riuso dei beni pubblici dismessi o sotto utilizzati; laboratori urbani; collaborative planning; urbanistica partecipata; Soluzioni terapeutiche operate con approcci che puntano all’applicazione di scelte strutturali e strategiche che abbiano una visione interdisciplinare e non solo urbanistica. Si tratta di una concreta proposta di un nuovo modello di pianificazione sostenibile che si propone come: Un’idea deformante. Un’idea che cambi la consuetudine.

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