Gioie profonde

L’ebbrezza e una grande piacevole contraddizione.

“Il vino è come l’uomo: un miscuglio di bene e di male; non si può mai sapere quale dei due prevalga.”

Il rifugio nella droga tra tutte le fughe è la più vigliacca.

L’uomo ha voluto creare il Paradiso con la farmacia.

L’intelligenza rifugge dalla celebrità, gli crea imbarazzo.

Un uomo molto celebre, e un grande imbecille al tempo stesso,  cosa che, a quanto pare, vanno benissimo d’accordo.

Chi non ha provato l’ebbrezza del vino è un carenziato emotivo inconsapevole.

Oh gioie profonde del vino, chi non vi ha conosciute?

Il genio irrita il potere, perché questi non ha la capacità di capirlo e di avvalersene.

Dite, in coscienza, voi, uomini di mondo, tutti voi che la felicità rende amabili e ai quali la fortuna rende facili la virtù e la buona salute, dite!: chi di voi avrà il coraggio disumano di condannare l’uomo che beve genialità?”  

Quelle baldorie festive in cui Bacco trionfa in tutta la sua orgiastica potenza hanno il retrogusto amaro di essere, per alcuni, l’unico fuga dal tedio dell’esistenza.

Il lavoro rende i giorni prosperi, il vino rende le domeniche felici.”  

Quel linguaggio misterioso del vino che ci esalta rendendoci suoi adepti .

Scenderò in fondo al tuo petto, come un’ambrosia vegetale. Sarò il grano che feconda il solco scavato con dolore. La  nostra intima unione creerà la poesia. Noi due insieme saremo un Dio, e volteggeremo verso l’infinito, come gli uccelli, le farfalle, i fili di ragno, i profumi e tutte le cose alate.”  

Senza ebbrezza ci sarebbe più tristezza e forse meno creatività.

Se il vino scomparisse dalla produzione degli uomini credo che nella salute e nell’intelletto del pianeta verrebbe  a crearsi un vuoto, un’assenza, un difetto assai più orribile  di tutti gli eccessi e le deviazioni di cui il vino viene ritenuto responsabile.”  

Con Bacco in corpo è difficile dissimulare.

Un uomo che beve soltanto acqua ha un segreto da nascondere ai propri simili.

Il vino è una delle tante prodezze di Dio, fatta per offrire all’uomo un succedaneo o un’idea del senso impalpabile ed evanescente della felicità.

Nulla eguaglia la gioia dell’uomo che beve se non la gioia del vino di essere bevuto. In realtà il vino ha una funzione intima nella vita dell’umanità, talmente intima che non mi meraviglierei se alcune menti ragionevoli, sedotte dall’idea panteistica, gli attribuissero una sorta di personalità

A volte il vino è come un’amante turbolento e fatale che non si riesce a lasciare.

Il vino e l’uomo mi fanno pensare a due lottatori tra loro amici, che si combattono senza tregua, e continuamente rifanno la pace. Il vinto abbraccia sempre il vincitore.”  

 

Carmelo Celona

30/04/2013

 

Lacerti tratti da:

Del Vino e dell’Hashish” – 1851

Charles Baudelaire